"Non senti dolore, con lo sguardo nel sole" diceva una vecchia canzone. In Race The Sun bisogna correre a tutta velocità ("Tu vai più veloce persino di un lampo") col sole all'orizzonte, evitando ostacoli e cercando di percorrere quanta più strada possibile prima del tramonto. Molto zen, ma anche molto brivido, a causa delle frequenti lisciate all'ultimo millimetro che il gioco propone.

Continua il percorso di questo sgangherato podcast, che episodio dopo episodio cerca di trovare una sua forma e una sua identità... a 'sto giro c'è la ciurma al gran completo, più l'ottima new entry Gabbre: si parla di Tokyo Game Show, di Kickstarter che non è più una pacchia, e di varie altre ed eventuali, oltre che delle solite robine nerd alla fine. Proseguiamo convinti e ottimisti verso un tetro futuro, proprio come la donnina nella copertina, su Free Playing!

Come l'onorevole Dr. B insegna, quando si parla di videogiochi, tra le produzioni indie molto spesso si possono trovare delle chicche di alta qualità, se non tecnica, per lo meno artistica. E allora perché non cercarsi qualcosa del genere anche nel mondo del cinema? Spulciando tra vari mediometraggi super amatoriali italiani sono incappato in un curioso fan film su Dylan Dog: un lavoro con molti limiti, ma che meglio di ogni altro prodotto cinematografico è riuscito a comprendere e riflettere sullo spettatore l'universo onirico del famoso indagatore dell'incubo.

Per farla breve, I Am Alive è il gioco non ufficiale di The Road (anche se volendo si potrebbero fare dei doverosi distinguo). Il particolare, disperato mondo post-apocalittico del film di John Hillcoat è reso alla perfezione in questa produzione di Ubisoft Shangai.

Giusto due righe per segnalarvi che di nuovo, dopo lo scorso numero, anche questo mese due pagine di The Games Machine sono state vergate dal sottoscritto: si tratta di uno specialino dove segnalo una decina di giochi flash, molti dei quali passati da queste parti, anche se qualcuno no... in ogni caso, trovate il tutto in edicola, su Facebook, su iPad, e anche in un miliardo di siti pirata, se non avete un cuore!

Continua il periodo astralmente favorevole alla visione di pregevoli bobine VHS registrate in LP. Oggi tocca a questo buon film inizialmente nato sul più antico supporto ottico: la carta. Riusciranno i nostri beniamini del CCD a sfornare un lungometraggio all'altezza dell'immaginazione di chi ha letto il libro?

Il gioco della domenica di oggi è un altro puzzle in prima persona, il terzo di fila dopo Stream e ...As I Drift Away..., e come il primo di questi due è pure proveniente dalla Francia! Sarà necessario cambiare direzione prima che la R di Recensopoli diventi troppo moscia, ma nel frattempo questo Antimatiere è indubbiamente un prodottino singolare e stuzzicante.

Ovviamente, dato che la scorsa volta mi sono complimentato con me stesso per la qualità crescente delle puntate, stavolta sono stato punito con un malfunzionamento del programmino che uso per registrare, con relativa qualità audio squalificata... ad ogni modo, a 'sto giro si parla di tette, di Nintendo, di tette Nintendo, ma anche di giocatori che fanno petizioni, e giocatori che spariscono (i due fenomeni saranno collegati?). Tutto sull'ultima puntata di Free Playing!

Cari Recensopeople, in questi giorni è uscita al cinema un po' in sordina, con un trailer che oscilla tra A.I. e Io, robot, questa interessante pellicola. Se anche voi come un buon Neo, un buon Douglas Hall o un Fox Mulder qualsiasi siete alla ricerca della verità o, al contrario, sapete di essere qualcosa di diverso dagli altri ma non volete accettarlo, allora Eva è l'ennesima, ma sempre gradita, interpretazione moderna della Pistis Sophia.

Minchia ho provato a riascoltare un po' delle vecchie puntate e se posso auto darmi una pacca sulla spalla devo dire che la differenza si sente eccome... Se volete partecipare anche voi delle nuove e progressive sorti di questo ebefrenico podcast non vi rimane che andare al solito posto per ascoltarvi l'ultima puntata, dove si parla di Steam a tutto schermo, Steam zozzo, Steam avaro, e anche di poca altra roba. E domani sera c'è la diretta della nuova puntata: DON'T MISS!

Vi sentite dei geni dell'enigmistica visuospaziale, ché a voi Portal 2 e Q.U.B.E. vi fanno un baffo? Allora il gioco della domenica di oggi fa per voi: ...As I Drift Away... è l'ennesimo puzzle platform in prima persona, e la sua caratteristica distintiva è la possibilità di poter spostare in qualsiasi momento la direzione della gravità. Una specie di VVVVVV con molta meno azione e molti più cervelloticismi.

Nonostante sembri palese che i tablet siano nati con l'unica pretesa di soddisfare gli amanti delle avventure grafiche, non ci si spiega come mai siano usciti veramente pochi giochi del genere, e come mai le principali case di produzione di punta e clicca si siano fermate a remake triti e ritriti... perdendo tempo a riprogrammare tutto anche su console (sput... schiff...). Da qualche tempo però si sono risvegliati i Péndulo Studios... che sia cambiato qualcosa?

L'apparizione di Big Picture sulla scena PC è destinata, se non altro, a far riflettere sull'utilizzo dei computer come macchine da gioco. Molte limitazioni del passato (assenza di un joypad standard, impossibilità di collegarsi ad una TV) oggi non esistono più (c'è il pad dell'XBox 360 e c'è lo standard HDMI). Se il gioco su PC viene visto come limitato dalla santa trinità mouse/tastiera/monitor, è ormai più per una questione di abitudine, che non di reale impossibilità.

Questa domenica gioco proveniente dalla Francia (ullallà), in prima persona, bianco che più bianco non si può, e basato sulla manipolazione del tempo. Niente di particolarmente complesso, ma l'aspetto estetico particolarmente intrigante e latteo val ben la pena di un giro in questo Stream.

Seconda superospitata, questa volta doppia, con Simone Pizzi e Marco Gualdi di Italian Podcast Network (Archeologia Videoludica, Dietrologia Videoludica, etc). La copertina di questo episodio ovviamente non ha niente a che fare col fatto che di cinque persone che eravamo in tutto, quattro erano di Roma. Si parla di Greenlight, ma anche di Metal Gear Solid: Ground Zeroes, si divaga abbondantemente, e c'è un 1000% di interruzioni in meno, a causa dell'assenza di voi-sapete-chi. Il tutto su Free Playing!

Dall'esterno, col suo aspetto da survival horror pixelloso, Home potrebbe sembrare un qualcosa di simile al bellissimo Lone Survivor di Jasper Byrne. In realtà si tratta di un'esperienza estremamente diversa.

Eh, bisogna che riprenda un po' il ritmo con 'sti XBLIG, ché se mi fermo io, loro non mi aspettano mica... Oggi abbiamo un super retro arcade twin stick shooter che ha un'estetica che epilessia portami via, un gioco di fare l'avatar-zan tra gli alberi, un platform con atmosfere alla Portal, un twin stick elicotteroso, e l'ennesima avventura grafica povera, ma zozza.

Questa domenica abbiamo un platform veloce, dove si fanno a fette un sacco di nemici, si salta e si corre, e per di più il protagonista è una ninja. Che volete di più?

Non seguo molto la "scena" italiana di YouTube, essendo abbastanza allergico alle sue cricche, per cui non conoscevo questo canale, scoperto grazie alla segnalazione del prode Simone Cognome sull'ultimo EBS Podcast (dedicato appunto al mondo youtubbaro italiano). Si tratta di un signore sulla quarantina che parla di cinema (e recensisce film e telefilm) e, al di là del suo modo di fare che può piacere o meno, snocciola una serie di dettagli tecnici e di considerazioni "da addetti ai lavori" mica da ridere. Interessante, specie se vi stuzzica la possibilità di imparare qualcosa sull'argomento, piuttosto che limitarvi a vedere le solite robe "comiche"...