House è finito, addio, kaputt, ma qui siamo rimasti indietro: oggi parliamo della puntata che, a tutti gli effetti, ha avviato il segmento finale e che, forse, ne è stata il rappresentante migliore. Per il resto, i soliti cartoni animati, con i Simpson che continuano a cavarsela, The Cleveland Show che ingrana, e gli altri che mah, sì, dai.

Degli episodi finali, questo forse è il migliore: cupo e crepuscolare, emotivamente forte, con un caso interessante, e c'è pure la CGI alla CSI! Equilibrato, intenso, e non scade nella soap opera come triste consuetudine dell'ultimo House.

GIUDIZIO BREVIS: 4/5
Tutto al suo posto!

Una puntata in cui si tratta da un lato degli adolescenti chiesaroli, e dall'altro degli invalidi di guerra, e insomma, c'è tanta di quella scorrettezza politica in questa puntata che se se la vede Klaus Davi avrà materiale di cui parlare da qui fino alla pensione.

GIUDIZIO BREVIS: 4/5
Scorretto in modo corretto.

Solita puntata in cui Steve fa il rammollito e il padre cerca di redimerlo, ricca però di gag derivate dal tema portante del tutto, ovvero la capacità di Steve di sfruttare l'immaginazione per trasformare ciò che lo circonda in robe assurde e fantastiche. Roger poco, ma più che ottimo.

GIUDIZIO BREVIS: 3/5
Col potere dell'immaginazione!

Continua la serie positiva dei Simpson, con una puntata che mette Flanders e la sua nuova fiamma sotto i riflettori, una scusa per tirare qualche battuta a sfondo (anti)bigotto.

GIUDIZIO BREVIS: 3/5
Forza Simpson!

Una puntata a episodi multipli (per ritrovarne un'altra in Family Guy bisogna risalire addirittura alla terza stagione). Come al solito in questi casi la qualità è altalenante, ma tende a salire sul finale.

GIUDIZIO BREVIS: 2/5
Tre in uno!

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