Irredeemable era già passato da 'ste parti, e s'era detto che, dopo una partenza a razzo, la storia s'era un po' arenata. Il momento di stallo però è stato superato, e negli ultimi numeri la narrazione ha assunto un respiro progressivamente più ampio, ampliando l'orizzonte degli eventi a livelli sempre più cosmici e trascendenti. In fondo, il protagonista è una semidivinità, no?
Se la premessa di Irredeemable era "cosa accadrebbe se Superman s'incazzasse", ora siamo passati al "cosa accadrebbe se Superman diventasse ancora più forte, e ancora, e ancora, e ancora...", un tema anche questo non nuovo e già affrontato in diverse storie dell'Uomo d'Acciaio stesso, ma che qui sembra davvero potersi esprimere con una libertà inedita.
Ma alla fine la verità vera è che nell'ultimo numero c'è un personaggio che, per prendere la forza di contrastare il Plutoniano, sfrutta i suoi poteri gravitazionali per assorbire l'energia delle stelle. Ovvero, per ogni colpo che mette a segno, da qualche parte nell'universo un intero sistema solare muore. Ed è solo la ciliegina di una torta fatta di pseudoscienza di primissima qualità: e che gli vuoi dire a robe così?
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