Prendete un engine derivato da quello del primissimo Quake e un gameplay alla Wolfenstein 3D, dotate il tutto di un'estetica giapponesante e virata al viola, e avrete qualcosa di molto simile a questo RetroBlazer, first person shooter indie di cui è da poco disponibile una demo in versione alpha. Molto bello da vedere e da sentire, accattivante e immediato da giocare, si rivela però frustrante e noioso da portare avanti.
Graficamente il gioco sembra un Wolfenstein 3D fatto in Giappone: le texture, le armi e i personaggi - questi ultimi sono dei semplici sprite, come s'usava ai tempi - sembrano usciti direttamente da un coin op nipponico degli anni 90. L'effetto è molto bello, e la prevalenza di tonalità violacee dà un tocco di esoticità al tutto. Anche sul versante audio si respira aria d'oriente, dato che sia le musiche sia gli effetti sonori sono rippati da giochi nipponici, più precisamente dalla serie dei Mega Man, almeno stando ad alcuni commenti su YouTube.
Il problema è che, nonostante una giocabilità prettamente old school e una fluidità più unica che rara al giorno d'oggi, il tutto viene a noia molto presto: ci sono poche tipologie di nemici, pochi tipi di armi, e soprattutto gli ambienti sembrano tutti uguali tra di loro, anche a causa del level design alla Wolfenstein 3D fatto unicamente di labirinti e corridoi, e per nulla sviluppato in altezza. Bisogna considerare però che si tratta ancora di una versione alpha - per dire, è anche necessario regolare i comandi dopo l'installazione - per cui al momento diciamo solo che RetroBlazer potrebbe avere delle ottime, ottime potenzialità...
ATTESOMETRO: 3/5
mercoledì 1 febbraio 2012
GAMING SOON: RetroBlazer -- Un FPS d'altri tempi, colorato di viola e in stile anime
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Penso sia sviluppato in UDK (come quasi tutti gli Indie Game ultimamente), sviluppare FPS con mappe a più livelli inizia ad essere un pochino più complicato.
RispondiEliminaMi pare una versione rimodernata di Gloom, fico!! :D
No, l'engine si chiama DarkPlaces ed è derivato da quello del primo Quake, l'avevo linkato anche nel post, ma un po' di striscio: http://icculus.org/twilight/darkplaces/
RispondiEliminaVero che somiglia a Gloom :D
sembra un misto tra Doom, Borderlands e My Little Pony... Ma comunque l'engine è completamente 3D giusto? O almeno, armi e nemici sembrano essere poligoni e non sprites
RispondiEliminaL'engine credo proprio che sia 3D (essendo derivato da quello di Quake), ma il gioco in sé ha le armi e i nemici in 2D (alla Doom/Wolfenstein)
RispondiEliminano, beh, l'originale doom (così come wolfenstein) non era un motore davvero 3D. il primo motore in 3D è stato quello di quake :S
RispondiEliminaSì sì, quello che intendevo dire è che (da come ho capito) l'engine è 3D "vero" ma è stato usato per riprodurre un 3D "falso" alla Doom/Wolfenstein.
RispondiEliminaperchè in effetti, riguardando bene bene, le armi e i nemici sono statici, però l'ambientazione sembra davvero 3D :O
RispondiEliminaMi pare giusto.
RispondiEliminaPerchè non ci organizziamo tra di noi ed impieghiamo l'"UDK Engine" per sviluppare un clone di "Pong"? Ma non in 3D!!! Lo sviluppiamo bidimensionale e lo renderizziamo sulla faccia di un prisma tridimensionale statico che facciamo coincidere esattamente con la risoluzione del video dell'utente! :)
...Così, giusto per sprecare potenza computazionale! ;) :P
Ehhh, sono lontani i tempi della spremitura dei chip (specie su PC!)
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