Se si usa Google Analytics per monitorare il proprio sito, tutte le visite provenienti da ricerche effettuate tramite Google Images non vengono elaborate correttamente: Google Analytics non riconosce le parole chiave usate per la ricerca, e tratta le visite provenienti da questa fonte come semplici link in entrata.

Per far riconoscere Google Images come motore di ricerca, e per tenere traccia delle parole chiave usate dagli utenti su Google Images stesso per arrivare al nostro sito, basta aggiungere un po' di codice javascript a quello standard che va inserito per abilitare Google Analytics sul proprio sito.

Il codice di default di Google Analytics è questo (cambia solo il codice dell'account, che qui ho "oscurato" in XX-XXXXXXXX-X):

<script type="text/javascript">

  var _gaq = _gaq || [];
  _gaq.push(['_setAccount', 'XX-XXXXXXXX-X']);
  _gaq.push(['_trackPageview']);

  (function() {
    var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true;
    ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://ssl' : 'http://www') + '.google-analytics.com/ga.js';
    var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s);
  })();

</script>
Per far riconoscere Google Images come motore di ricerca, bisogna aggiungere un po' di linee di codice tra il  il primo e il secondo _gaq.push, così (il codice l'ho ricavato da qui, e in seguito leggermente modificato):
<script type='text/javascript'>
  /* <![CDATA[ */
  var _gaq = _gaq || [];
  _gaq.push(['_setAccount', 'XX-XXXXXXXX-X']);
  
  // Google Images hack
  var ref = document.referrer;
  // is this Google Images?
  if (ref.search(/google\.([^\/]+)\/(ima?g|.*[?&]tbm=isch|.*[?&]site=images)/i) != -1) {
    // get the TLD
    var regex = /google\.([^\/]+)\/.*/i;
    var match = regex.exec(ref);
    
    // Add the Google Images organic search
    _gaq.push(['_addOrganic','images.google','q',true]);
    
    // check how we need to rewrite the URL (use prev?)
    if (ref.search(/[?&]prev=/i) != -1) {
      regex = /[?&]prev=([^&]*)/i;
      var match2 = regex.exec(ref);
      _gaq.push(['_setReferrerOverride', 'http://images.google.'+match[1]+unescape(match2[1])]);
    }
    else {
      _gaq.push(['_setReferrerOverride', 'http://images.'+match[0]]);
    }
  }

  _gaq.push(['_trackPageview']);

  (function() {
    var ga = document.createElement('script'); ga.type = 'text/javascript'; ga.async = true;
    ga.src = ('https:' == document.location.protocol ? 'https://ssl' : 'http://www') + '.google-analytics.com/ga.js';
    var s = document.getElementsByTagName('script')[0]; s.parentNode.insertBefore(ga, s);
  })();
  /* ]]> */
</script>
In questo modo, le visite provenienti da Google Images verranno elencate in Google Analytics come visite provenienti dalla fonte images.google / organic, e le parole chiave usate per cercare le immagini verranno correttamente riconosciute. Tutto ciò purtroppo non avrà valore retroattivo: le visite precedenti verranno comunque elencate come visite provenienti da link in entrata da Google.

Usando questo codice, potrete sapere quali ricerche di immagini portano la gente sul vostro sito, e soprattutto quali immagini spingono i visitatori a rimanere sul sito, e quali invece generano visite da mezzo secondo (tipicamente, giusto il tempo di salvarsi l'immagine nel computer). Qui su Recensopoli, ad esempio, per le visite da mezzo secondo va molto forte un'immagine di questo post, indovinate quale...