Ci scrive Insoddisfatta83 da Lambrate (MI): "Recensopolo, ma che fine hanno fatto quei post dove consigliavi dieci, cinquanta, tre giochi della domenica alla volta? A me non bastano mai!".

Non temere Insoddisfatta83, oggi abbiamo un trittico zombie di tutto rispetto: la famigerosa trilogia dei The Last Stand, creata dai tizi di Con Artist Games!

Cari amici indiegesti, oggi abbiamo un robo psichedelico da mal di mare, uno shooter a scorrimento orizzontale da mal d'amore, un capture the flag visto dall'alto da mal di pancia, l'ennesimo gioco coi gatti - da mal di mare - e soprattutto un gioco che chi l'ha fatto sta male e basta.

Nella riunione di questa mattina con gli azionisti, il presidente di Nintendo, Satoru Iwata, ha annunciato che ridurrà del 50% il proprio stipendio annuale (bonus esclusi) per scusarsi dei cattivi risultati finanziari della società nell'ultimo periodo. Oltre al suo stipendio, verranno ridotti anche gli stipendi degli amministratori delegati (del 30%) e di tutti gli altri dirigenti (del 20%).

Il tutto deciso ieri durante una riunione del direttivo, per dimostrare - seguendo le parole di Iwata stesso - che la dirigenza Nintendo è conscia dei problemi della società e se ne sente personalmente responsabile.

Care recensopolone amanti del cinema equosolidale, che 10,50 euro per un film in treddì sono una giusta spesa per mantenere in vita le povere multinazionali che offrono lavoro a migliaia, ma che dico migliaia, centinaia di persone che altrimenti non arriverebbero mai a comprarsi la villa a Miami, è solo per voi, e per tutti gli altri, che oggi vi parlerò del secondosettimo capitolo (seguito del secondoprimo) della saga più amata da grandi e piccini! Preparate la scopa volante, ci sono diverse ragnatele sospese da togliere!

Blogger integra nella sua interfaccia una sezione dedicata alle statistiche, ma, se si vuole avere un'idea più completa di chi passa dal proprio sito, bisogna affidarsi a servizi appositi, come Google Analytics.

Mentre però tramite l'interfaccia di Blogger è semplice escludere le proprie visite dai conteggi, per fare la stessa cosa in Analytics bisogna fare manovre più o meno complicate con i filtri - ma in realtà esiste una strada più semplice ed elegante (uhhh!) per risolvere la questione.

Una delle reazioni più interessanti al servizio anti-videogiochi del TG1 di qualche giorno fa è stata la creazione, da parte di Antonio "Tanzen" Fucito di Multiplayer.it, della pagina Facebook "Movimento contro la disinformazione sui videogiochi".

Realizzato alla fine degli anni 60 e arrivato in Italia all'inizio degli 80, Bem il mostro umano è l'anime che tutti i ragazzini di allora ricordano "perché faceva davvero paura". A rivederlo oggi, ovviamente, tutti i momenti-spavento non funzionano più, e la qualità dell'animazione mostra tutti i suoi anni. È rimasta intatta però l'atmosfera, pesante e lugubre, che permeava il tutto.

Il servizio del TG1 andato in onda ieri sera, in cui si sottolineava come l'autore della strage norvegese fosse un appassionato di videogiochi, ha suscitato una serie di articoli e post indignati su tutti i siti specializzati.

Ha ancora senso indignarsi per queste sparate ai danni del nostro amato hobby? Sicuramente sì. Ha ancora senso metterla sul piano della morale, della discussione, del dibattito ragionato? Secondo me, no.

Oggi quintetto di giochi in generale piuttosto moscio - per fortuna risollevato da un clone di Contra molto pazzerello e ben fatto. Per il resto, un action puzzle senza infamia e senza lode, un twin stick shooter senza twin, un third person shooter senza coperture, e un puzzle game senza single player. Enjoy!

Ci scrive CanagliaNostalgia94: "Recensopolo ma ti ricordi la preistoria dei videogiochi, i tempi della PS1 quando invece di stare a vedere fisso la gobba di qualche marine spaziale o, peggio, solo il suo fucile fallico, c'erano le inquadrature fisse che non ci si capiva una mazza, ma facevano tanto tanto atmosfera?".

Eh certo che me ne ricordo, e se ne ricordano pure gli autori di Intruded, il gioco della domenica di 'sta settimana!

Quando si realizza il remake di un vecchio gioco, la cosa più importante è riuscire a restituire lo stesso feeling dell'originale ai tempi - feeling che spesso neanche l'originale è in grado di restituire più, perché magari è invecchiato troppo male. Il Boulder Dash originale - meglio conosciuto dalle nostre parti con il mitologico titolo pirata Caduta Massi - uscì ventisette (!) anni fa, ma, quasi fosse un ritratto di Dorian Gray digitale, è proprio questo Boulder Dash XL, remake per 360 e prossimamente per PC, a sembrare la versione invecchiata male.

Era già da un po' che House stava attraversando una fase di stanca - da quando era stata abbandonata la struttura dei primi episodi, rivoluzionando il cast, lo show è andato via via allontanandosi dalle sue origini di medical dai toni investigativi, per incunearsi verso la pericolosa china fatta di strati e strati di inciuci e controinciuci che porta dritti verso le smielate lande di Grey's Anatomy. Per fortuna questa settima e per ora ultima stagione ha segnato un timido, ma percettibile, cambio di rotta.

Di recente Flattr ha cambiato il design dei suoi pulsantini, e chi - come il sottoscritto - ha passato notti di lacrime e sangue ad allinearsi tutti gli elementi del layout in modo che il risultato non sembrasse un manifesto futurista, si è ritrovato magicamente con il tutto (per l'ennesima volta) sputtanato.

Per fortuna esiste un modo per cambiare le dimensioni dei pulsantini di Flattr: basta un po' di codice CSS.

Siamo nei primissimi anni 90. Mentre il dominio dell'Amiga cominciava a scricchiolare sotto i colpi delle prime VGA per PC, alla Commodore si lavorava per fare quello che nessuno si aspettava: riportare in vita l'home computer più venduto al mondo.

Signore e signori, la bestia mitologica degli 8 bit, il sogno proibito di ogni collezionista Commodore, il Rocky Balboa degli home computer: il Commodore 65.

Oggi quintetto non particolarmente esaltante - i titoli migliori sono un incrocio tra Breakout e Spaceinvaders, e un incrocio tra un twin stick shooter e un rampino.Gli altri sono un incrocio tra una tech demo con le paperelle e un gioco brutto, un incrocio tra la settimana enigmistica e una grafica da terminale anni 80, e dulcis in fundo un incrocio tra piratesse zozze, texas hold'em, tower defense e marketing creativo.

Ci scrive la tenentessa Uhura dal Pianeta delle Donne Che Non Esistono: "Recensopolo quando ti leggo io, che sono una supergnocca spaziale appassionata di robe nerd e soprattutto di chi ne scrive, sento una sensazione, un calore, un volerne sapere di più sul tuo conto...".

Cara Uhura, finalmente ogni tua curiosità potrà essere soddisfatta, grazie alla superintervista al sottoscritto pubblicata dall'imperturbabile Giuseppe Saso sulle pagine di Parliamo di Videogiochi.

Terza prova di videorecensione - stavolta grazie ai magheggi di Audacity ho la voce un po' più da giovinotto, ma a causa del microfono sempre scrauso vi consiglio comunque di tenere il volume basso.

Bruce Lee, uno dei primi giochi per il Commodore 64 nonché uno di quei bei giochi di una volta - semplice, fatto a mano e senza poligoni aggiunti. Enjoy!

"Recensopolo, la scuola è finita yeee!" - male male, bisogna amare la scuola, sennò poi finisce che ti ritrovi a guadagnare 12.000 euro al mese e non apprezzi il gusto pieno della vita.

Per fortuna questa domenica abbiamo Wasted Youth, Part 1 - un monumentale giocone in flash, free roaming scolastico, in pratica Bully all'interno del browser - che vi farà associare le grigie aule del sapere all'anarchica ribellione del ludico.

Direttamente dai tempi in cui nei quali le riviste di informatica non erano solo un catalogo di gadget, ecco a voi il CommoCoffee 64, il gadget per far fare al Commodore 64 il caffé.

Ne volete uno anche voi? Rimettete la postepay nel portafogli, ché non ve lo vende nessuno: dovete costruirvelo da soli, come facevano i maschi amari ai tempi dell'8 bit.

Oggi il menù scrauso ma genuino offre un gioco rottissimo, ma d'atmosfera, un gioco alla Canabalt progettato per farvi venire la sindrome del tunnel carpale, un gioco di auto dove si mettono sotto gli zombie, un gioco di zombie dove si spara agli alieni, e dulcis in fundo il ritorno del pesce psicopatico.

La recente ripresa di Futurama mi aveva lasciato finora abbastanza indifferente - certo, siamo comunque anni luce avanti rispetto al disastro che sono diventati Homer & company, ma avevo questa sensazione che le puntate, per quanto raffinate e ben costruite, mancassero di mordente. Per fortuna, proprio mentre stavo cominciando ad associare Futurama a vigorose alzate di sopracciglio, è arrivato questo episodio, in cui ho finalmente ritrovato il brio delle puntate migliori.

Marc Doyle, cofondatore di Metacritic, ha dichiarato in un'intervista a CVG che in passato (non è stato esplicitato con precisione il quando) ha escluso una pubblicazione (il cui nome non è stato divulgato) dall'insieme di quelle usate per il calcolo dei meta-voti, perché erano state rilevate delle "pratiche corrotte" al suo interno. Sempre CVG riporta che Doyle di recente è stato ospite in un podcast, dove avrebbe detto che alcuni recensori "possono senza dubbio essere comprati".

Cari amici, bentornati alla rubrica povera ma bella del blog, dove i pixel sono grossi e i cervelli sono fini. Anche oggi niente di particolare da segnalare - c'è il solito educational da evitare, un puzzle game giapponese molto giapponese, un puzzle game occidentale non troppo accidentato, un clone non malvagio di 3D Dot Heroes e, soprattutto, c'è il gioco che vi insegnerà a rimorchiare le sfitinzie anche se non avete il giubbotto troppo giusto.

Con il PSN Pass il tema "giochi usati vs giochi nuovi" è tornato alla ribalta e Colin Moriarty di IGN UK (segnalato dal sempre ottimo Zave) scrive che in fondo è pure giusto che l'industria protegga i suoi interessi, e che quello dei videogiochi è l'unico settore in cui l'acquirente dell'usato pretende di avere lo stesso prodotto e la stessa esperienza dell'acquirente del nuovo. Ma le cose stanno davvero così?

Sangue, budella, frattaglie, grafica 8 bit e maschere da hockey nella seconda videorecensione di Recensopoli. La qualità è sempre quella del filmino delle vacanze a Sharm, ma qui si spera ci sia stato qualche miglioramento rispetto al primo tentativo. Enjoy!

Ambientato tra gli uffici di una megacorporazione, Office Trap ci mette al comando di una serie di impiegati che dovranno farsi strada fino ai piani alti (evitando lame rotanti, rifiuti tossici, zombie e quant'altro) per ottenere l'agognato contratto a tempo determinato.

Cari amici, oggi il quintetto di indie boxari include un inutile prototipo di FPS, un puzzle game caruccio-ma-meh, un quiz di matematica, un simulatore di battaglie aeree a bordo di api giganti, ma soprattutto Solar 2. Se come me avete sempre avuto la fascinazione per pianeti, stelle, buchi neri supermassicci e tutto ciò che è astronomico, saltate pure tutto e correte a scaricarvelo, così potrete anche voi DISTRUGGERE L'UNIVERSO.

Se si usa Google Analytics per monitorare il proprio sito, tutte le visite provenienti da ricerche effettuate tramite Google Images non vengono elaborate correttamente: Google Analytics non riconosce le parole chiave usate per la ricerca, e tratta le visite provenienti da questa fonte come semplici link in entrata.

Per far riconoscere Google Images come motore di ricerca, e per tenere traccia delle parole chiave usate dagli utenti su Google Images stesso per arrivare al nostro sito, basta aggiungere un po' di codice javascript a quello standard che va inserito per abilitare Google Analytics sul proprio sito.

Oggi nessun titolo di particolare rilievo, anche se sui soliti cinque solo uno è veramente da evitare. Tutti gli altri dai, mmm, ce la potrebbero anche fare - specialmente l'ultimo, un platform di quelli da giocare col calendario a portata di mano.

Questo titolo XBox Live Arcade in teoria è adattissimo per tutti quelli che - come il sottoscritto - sono affascinati dalla spettacolarità del football americano, ma non sono mai riusciti a capirne le regole. Proprio come nel vecchissimo 10-Yard Fight, in Backbreaker Vengeance tutto ciò che c'è da fare è tenersi stretta la palla e portarla in meta - meno John Madden, più Bulldozer.

Fresco di laurea in vulcanologia, Gianfranco fatica a trovar lavoro. Le spese della vita in comune con la sua ragazza, con cui da poco è andato a convivere, cominciano a farsi pesanti, e così il nostro finirà per entrare nell'assurdo e alienante mondo dei call center - che uno dei personaggi del film giustamente identifica come vera e propria versione moderna (e per di più senza limiti temporali, aggiungo io) della naja dei tempi che furono.

Cari amici, oggi è la volta delle super sorprese indie. Non solo abbiamo un gioco con gli avatar che non fa vomitare, ma anzi si lascia pure giocare con piacere - la vera sorpresona è l'ultimo gioco dei Silver Dollar. Invece di rifilarci il solito simulatore di scuregge o di tresche da ufficio, i fratelli Flook se ne sono usciti con un picchiaduro dalle atmosfere malate, sorretto da una storia torbida, e soprattutto raccontato attraverso uno storytelling originale e intrigante. Completano il quintetto un incrocio tra Canabalt e Outland (non male, ma un po' meh), un clone sciapo di Bejeweled, ed un orrendo simulatore di scoppio di palloncini.

Per questa domenica abbiamo un gioco molto zen e rilassante: si impersona un tizio qualunque che passeggia nella natura e apprezza il panorama, mentre nel frattempo inspira positività ed espira le maligne tossine della civiltà moderna. Tutto qui... oppure no?

Cos'hanno in comune Ryuichi Sakamoto, Bruce Lee e il Commodore 64? Scopritelo nella prima videorecensione ufficiale di Recensopoli, starring International Karate per C64!

Come tutte le opere prime è piena di difetti, ma come diceva Kurt McKinney in Vendetta Personale MAI RITIRARSI, MAI ARRENDERSI, quindi attendete speranzosi la prossima uscita e, nel frattempo, fatevi un giro sul canale YouTube dell'esimio collega per beccarvi qualche videorecensione cinematografica proveniente direttamente dai tempi in cui nei quali Recensopoli era ancora solo un apostrofo rosa tra le parole PAGERANK e SPAM.

Oggi (quasi) speciale Minecraft, dato che, in occasione dell'uscita di Total Miner, ho recuperato anche il controverso FortressCraft, che era già da tempo disponibile tra gli indie. Completano il quintetto un puzzle digitale con gli avatar, un Gauntlet con i maghi incazzusi, ed un libro-game senza libro.