Project Zomboid è un RPG indie con un forte focus sull'aspetto survival: più che passare il tempo a far saltare teste non morte, bisogna barricare porte e finestre, trovare cibo e medicine nelle case abbandonate, e gestire i rapporti con gli altri sopravvissuti. Insomma, è il gioco di The Walking Dead.

Evidentemente le premesse del gioco devono aver fatto presa, perché in poco tempo si è generato un bel po' di hype, arrivando al punto che una versione alpha del gioco è stata leakata e rilasciata online. Per tutta risposta, gli sviluppatori hanno deciso di rilasciare loro stessi questa versione alpha - che nel frattempo è già stata aggiornata - a chiunque preordini il gioco.

"Vediamo, qual era lo stipetto da aggiustare...?"
La storia dei preordini di questo gioco è un po' complicata - per farla breve diciamo che alla fine, per evitare beghe con Google e PayPal (che, a quanto pare, non permettono di vendere un qualcosa di incompleto), il team di sviluppo ha deciso di offrire Project Zomboid (e tutti gli update che saranno rilasciati in futuro) come "free bonus" con l'acquisto di uno dei tre "giochi" in vendita qui (con il più economico a 5 sterline, ovvero 5,73 euri al momento).

Per inciso: il sospetto che l'alpha "leakata" sia stata tutta una montatura per far parlare del gioco ed attirare fondi è lecito - ma in ogni caso il progetto merita davvero, come cercherò di spiegarvi qui di seguito.
Project Zomboid non è la solita carneficina di zombie...!
Proprio come Minecraft, Project Zomboid è realizzato in java e si gioca direttamente dal browser. In questa alpha si controlla un tale Bob Smith, ma nella versione finale si potrà creare il proprio personaggio. Bob è un tizio normale con tanto di accenno di pelata, ed il gioco inizia con lui che deve riuscire a badare alla moglie, ferita e bloccata a letto.

Le prime fasi servono da tutorial e mostrano il sistema di crafting: per soccorrere la moglie, Bob deve trovare un lenzuolo e ricavarne delle bende - il tutto si risolve in un paio di click. Il compito successivo consiste nel barricare porte e finestre della casa dove i due si sono rifugiati: anche qui, andranno recuperati martello, chiodi e assi di legno, per poi fare un po' di carpenteria su tutte le possibili vie d'entrata.
Anche perché gli zombie sono spioni che sbirciano dalle finestre
Con la quest successiva - recuperare del cibo - si entra nel vivo dell'azione. Una volta lasciata la casa-rifugio, ci si ritrova in mezzo alla strada e bisogna correre nell'abitazione più vicina in cerca di viveri. Combattere gli zombie è un'opzione poco praticabile: con il martello recuperato precedentemente si riesce a malapena a far fronte all'occasionale non morto solitario, ma appena se ne trova un gruppo l'unica è barricarsi nella casa più vicina.

Gli oggetti che si trovano in giro sono generati casualmente - può andarvi di culo e capitarvi il fucile a pompa (che comunque non vi trasformerà in una macchina ammazzazombie), oppure potete aprire un frigo e trovarci solo della carne rancida. La gestione delle risorse è fondamentale: dopo un po' il personaggio comincia ad avere fame e deve nutrirsi, le ferite non bendate fanno calare rapidamente l'energia, e di tanto in tanto è necessario trovare un letto dove farsi qualche oretta di sonno.
Ovviamente è preferibile chiudere a chiave prima di appisolarsi
Per essere ancora in alpha (cosa tradita da tanti piccoli dettagli, non ultima la necessità di aggiornare la pagina per ricominciare a giocare una volta morti), questo Project Zomboid mostra delle potenzialità incredibili - ci ho fatto tre/quattro partite e ogni volta me ne sono capitate di tutti i colori - compreso un forno dimenticato acceso che mi ha mandato a fuoco insieme a tutta la casa (e ovviamente per una prossima partita mi sono già ripromesso di riempire una casa di zombie per bruciarli in una pira purificatrice).

In generale il feeling è di ESTREMA libertà, e per la versione finale gli sviluppatori promettono faville, tra cui quest casuali (che faranno sì che - tra le altre cose - nessun rifugio possa mai diventare davvero sicuro), interazioni complesse con gli altri personaggi non giocanti (che fare con il moccioso che fa casino attirando gli zombie e lascia sempre tutte le porte aperte? e come gestire la cosa con gli altri sopravvissuti?), scorrere realistico del tempo punteggiato da eventi globali (un black out permanente potrebbe rendere molto ricco chi ha fatto scorte di cibi in scatola), e da ultima - ma non per importanza - la possibilità di giocare in multiplayer online.

La figata finale però è che il gioco NON prevede un lieto fine - l'unico scopo è sopravvivere (vedi The Road). Gli sviluppatori già alludono a situazioni del tipo SEI INFETTO E TI RIMANE POCO DA VIVERE, FAI L'EROE E VAI A SALVARE UNA FAMIGLIA SOTTO ASSEDIO, O ASPETTI LA MORTE BARRICATO IN UNA STANZA CON UNA BOTTIGLIA DI WHISKY? Ecco, a scriverne già m'è venuta voglia di tornare a giocarci. Se volete provare anche voi l'ebbrezza di essere un Rick Grimes qualunque, sapere cosa fare...
"Non nel mio giardino!"
GIUDIZIO PROVVISORIO:
MIO AL DEI UAN