Project Zomboid è un RPG indie con un forte focus sull'aspetto survival: più che passare il tempo a far saltare teste non morte, bisogna barricare porte e finestre, trovare cibo e medicine nelle case abbandonate, e gestire i rapporti con gli altri sopravvissuti. Insomma, è il gioco di The Walking Dead.
Evidentemente le premesse del gioco devono aver fatto presa, perché in poco tempo si è generato un bel po' di hype, arrivando al punto che una versione alpha del gioco è stata leakata e rilasciata online. Per tutta risposta, gli sviluppatori hanno deciso di rilasciare loro stessi questa versione alpha - che nel frattempo è già stata aggiornata - a chiunque preordini il gioco.
"Vediamo, qual era lo stipetto da aggiustare...?" |
Per inciso: il sospetto che l'alpha "leakata" sia stata tutta una montatura per far parlare del gioco ed attirare fondi è lecito - ma in ogni caso il progetto merita davvero, come cercherò di spiegarvi qui di seguito.
Project Zomboid non è la solita carneficina di zombie...! |
Le prime fasi servono da tutorial e mostrano il sistema di crafting: per soccorrere la moglie, Bob deve trovare un lenzuolo e ricavarne delle bende - il tutto si risolve in un paio di click. Il compito successivo consiste nel barricare porte e finestre della casa dove i due si sono rifugiati: anche qui, andranno recuperati martello, chiodi e assi di legno, per poi fare un po' di carpenteria su tutte le possibili vie d'entrata.
Anche perché gli zombie sono spioni che sbirciano dalle finestre |
Gli oggetti che si trovano in giro sono generati casualmente - può andarvi di culo e capitarvi il fucile a pompa (che comunque non vi trasformerà in una macchina ammazzazombie), oppure potete aprire un frigo e trovarci solo della carne rancida. La gestione delle risorse è fondamentale: dopo un po' il personaggio comincia ad avere fame e deve nutrirsi, le ferite non bendate fanno calare rapidamente l'energia, e di tanto in tanto è necessario trovare un letto dove farsi qualche oretta di sonno.
Ovviamente è preferibile chiudere a chiave prima di appisolarsi |
In generale il feeling è di ESTREMA libertà, e per la versione finale gli sviluppatori promettono faville, tra cui quest casuali (che faranno sì che - tra le altre cose - nessun rifugio possa mai diventare davvero sicuro), interazioni complesse con gli altri personaggi non giocanti (che fare con il moccioso che fa casino attirando gli zombie e lascia sempre tutte le porte aperte? e come gestire la cosa con gli altri sopravvissuti?), scorrere realistico del tempo punteggiato da eventi globali (un black out permanente potrebbe rendere molto ricco chi ha fatto scorte di cibi in scatola), e da ultima - ma non per importanza - la possibilità di giocare in multiplayer online.
La figata finale però è che il gioco NON prevede un lieto fine - l'unico scopo è sopravvivere (vedi The Road). Gli sviluppatori già alludono a situazioni del tipo SEI INFETTO E TI RIMANE POCO DA VIVERE, FAI L'EROE E VAI A SALVARE UNA FAMIGLIA SOTTO ASSEDIO, O ASPETTI LA MORTE BARRICATO IN UNA STANZA CON UNA BOTTIGLIA DI WHISKY? Ecco, a scriverne già m'è venuta voglia di tornare a giocarci. Se volete provare anche voi l'ebbrezza di essere un Rick Grimes qualunque, sapere cosa fare...
"Non nel mio giardino!" |
MIO AL DEI UAN
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