Tempo fa vidi un documentario della serie BBC Horizon, intitolato "What is Reality", e ad un certo punto uno degli scienziologi interpellati se ne usciva dicendo che probabilmente la realtà in cui viviamo, dato che può essere descritta in maniera efficace dalla matematica, probabilmente altro non è che un vero e proprio oggetto matematico in cui inconsapevolmente viviamo.
Pi - Il teorema del delirio è stato il primo film (dopo una serie di corti) di Darren Aronofsky, uscito nel 1998 e vero punto di svolta nella carriera del regista (che poi avrebbe diretto, come è noto, Requiem for a Dream, The Wrestler, Il cigno nero e via dicendo). Come in quasi tutti i film di Aronofsky, il tema centrale è l'ossessione, ma qui viene declinato in una maniera assolutamente allucinata (grazie anche al bianco e nero sporco e sgranato delle immagini), con il protagonista - brillante matematico - che cerca di formalizzare matematicamente l'andamento dei titoli di Wall Street, ma che durante questa ricerca si imbatte in un misterioso numero di 216 cifre che sembra ricorrere in ogni fenomeno dell'universo. Angolo curiosità nerdologica: 216 è il risultato di 6x6x6.
Film allucinato, si diceva, e a tratti davvero inquietante - Aronofsky spinge l'acceleratore e scava a fondo nella follia e nei deliri del protagonista, e lo spettatore (martellato dall'ottima colonna sonora di Clint Mansell) è tenuto per tutto il tempo in quell'instabile terra di nessuno dove la razionalità più estrema va a braccetto con la più pura paranoia. Se vi è sfuggito ai tempi, recuperatelo assolutamente!
lunedì 23 maggio 2011
(MINI)RECE FILM: Pi - Il teorema del delirio
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