The King of Kong mostrava il mondo dei videogiocatori attraverso la storia - un po' romanzata - del riscatto personale di Steve Wiebe. Tutti i variopinti comprimari dell'odissea di Wiebe rimanevano un po' sullo sfondo, limitandosi ad apportare un po' di folklore videoludico.

Chasing Ghosts: Beyond the Arcade, uscito tra l'altro lo stesso giorno di The King of Kong, va ad approfondire proprio questo sfondo, questi uomini più o meno di mezza età che da ragazzini per un attimo avevano sognato di diventare delle rock star dei videogiochi.

Il filo conduttore del film è la foto che nel 1982 ritraeva tutti i campionissimi di allora, riuniti sotto la visionaria egida di Walter Day e pubblicata sulla rivista Life. Quell'anno si tennero anche i primi campionati mondiali di videogiochi - sempre organizzati dalla Twin Galaxies di Day - che vennero addirittura trasmessi in tv. Insomma, per un po' ci si era pure creduto ad un futuro di fama e di groupie.
Donne, successo e videogiochi, che volere di più?
Gli autori del film sono andati a intervistare molte delle persone presenti in quella foto, per indagare la loro vita più di vent'anni dopo. Il taglio è molto più documentaristico e impietoso rispetto a quello di The King of Kong. Alla fine chi ne esce meglio forse è proprio quel Billy Mitchell che in The King of Kong era tipo l'incarnazione del maligno. Secondo in classifica proprio il compare di Billy Mitchell, quello Steve Sanders che qui si rivela essere un pastore protestante.
Stesso luogo e stessi soggetti 20 anni dopo
Walter Day è molto più malinconico che in The King of Kong e si lamenta del tempo che il progetto Twin Galaxies gli porta via. Il suo animo romantico e un po' hippie sogna la chitarra, ma stare appresso ai punteggi dei giochini gli ruba troppe energie.

Il sopracciglio comincia ad alzarsi quando entra in scena Todd Rogers (campione di vari giochi tra cui Gorf) con la sua singolare passione per i ragni. Il sopracciglio raggiunge vette mai viste quando compare Roy Shildt, campione di Missile Command e autonominatosi Mr. Awesome che, tra un aneddoto e l'altro sulla sua carriera di "celebrità", non perde occasione di promuovere il suo fumetto autobiografico, disponibile sul suo sito:
Per meno di 10 dollari potete scoprire come diventare come lui
Tutto il glamour e la bonarietà di The King of Kong sono assenti, tanto da far venire il sospetto che questo Chasing Ghosts sia volutamente andato su toni diametralmente opposti. Se i videogiocatori dei primi anni 80 fossero dei supereroi, questo film sarebbe il loro Watchmen.

A causa del suo netto taglio documentaristico, Chasing Ghosts: Beyond the Arcade potrà coinvolgere e interessare un pubblico molto più di nicchia rispetto a The King of Kong, di cui comunque condivide gran parte dei protagonisti (eccetto proprio Steve Wiebe). Le persone a cui potrebbe interessare però potranno apprezzare questo "matricole&meteore" in salsa retrovideoludica, e anche vederlo un po' come un possibile fantasma del Natale futuro...

PRO:
Taglio più impietoso rispetto a The King of Kong
Un sacco di aneddoti interessanti per chi è appassionato
Roy Shildt (nel bene e nel male)

CONTRO:
Roy Shildt (nel bene e nel male)
Molto di nicchia
Il taglio documentaristico potrebbe non piacere

GIUDIZIO FINALE: 7-
MAMME! Se volete dissuadere i vostri figli dai videogiochi, questo è il film da fargli vedere!