La trentina si avvicina, sei single, hai un lavoro che non ti appaga e le occasioni di fare nuove conoscenze sono sempre meno. Il tuo amico trombeur de femmes ti presenta una fascinosa ragazza giapponese che - inaspettatamente - accetta un invito a cena a casa tua.
Hai fatto le cose per bene: hai cucinato, hai apparecchiato la tavola, hai il vino giusto ed hai acceso la candelina che fa atmosfera. Manca solo lei: arriverà?
Questa è la premessa di Dinner Date, gioco indie della Stout Games che il sottoscritto ha recuperato grazie a Steam, dove
Le meccaniche di gioco consistono in una versione ridotta di quelle di Heavy Rain - a schermo appaiono una serie di icone rotonde che indicano le azioni possibili e il tasto da premere per effettuarle. Tali azioni consistono in robe del tipo guardare l'orologio ('ste donne ritardatarie!), tamburellare nervosamente le dita sul tavolo, stiracchiarsi sulla sedia, e così via.
Le icone che indicano le azioni possibili - mentre il protagonista medita di infilarsi le dita nel naso |
L'idea di Dinner Date è di influenzare l'inconscio di Julian mentre lui segue i suoi pensieri, quindi ci si aspetterebbe che - ad esempio - guardando l'orologio Julian cominci a innervosirsi per il ritardo della sua ospite. Purtroppo non è così.
Anneghiamo i dispiaceri nell'alcool |
È questo il problema più grave di Dinner Date: una volta concluso, rigiocarci non cambia niente: non ci sono finali multipli, né sequenze aggiuntive da scoprire. Tutto rimane uguale a sé stesso, e l'unica cosa che si può fare è provare le varie azioni a disposizione per esplorare l'ambiente.
L'ambiente è la triste cucina/sala da pranzo dell'appartamentino da single di Julian |
Questo titolo avrebbe potuto benissimo essere un normale cortometraggio - il suo essere "gioco" aggiunge delle suggestioni di interattività, che però rimangono superficiali e limitate. Perfino The Path è più "gioco"!
Almeno in Dinner Date se magna e se beve |
Per farla breve, potremmo dire che Dinner Date è la versione indie - ma comunque di un certo pregio - di Heavy Rain. Mentre il titolo Quantic Dream giustifica la sua natura compensandola con finali multipli ed un'interazione più significativa, il lavoro della Stout Games è più "puro" - nel senso che tutto ciò che gli interessa è raccontare una storia - e solo quella storia.
Se vi avanzano quattro euri, dateci un'occhiata: questi venti minuti potrebbero colpirvi e restarvi dentro molto più delle ore e ore passate ad ammazzare alieni, potenziare marine e grindare ambientazioni alla ricerca di quell'oggetto rarissimo che - come l'appuntamento del protagonista di Dinner Date - sperate cambierà la vostra vita.
Una storia di vita vissuta per finta |
Molto curato nei dettagli
Tecnicamente ottimo per essere un gioco indie
Colonna sonora degna di nota
CONTRO:
Interattività limitata
Lo svolgimento è sempre lo stesso
Si poteva fare un po' di più
GIUDIZIO FINALE: 5+++
Come gioco. Come esperienza interattiva merita sicuramente di più.
BONUS LONGPLAY&COSCIENZA EDITION:
All'inizio volevo linkare qui il longplay, poi però m'è venuto lo scrupolo, perché un gioco così una volta che se ne è visto il longplay perde il 99% della sua appetibilità (un po' come un Metal Gear Solid qualsiasi). In più, trattandosi di una roba indie, gli scrupoli sono più giustificati: una copia non venduta significa davvero meno soldi e meno supporto per gli sviluppatori, e non semplicemente qualche vacanza extralusso in meno per i manager di una qualche software house di grido. Per cui, eccovi il trailer ufficiale - in ogni caso, se proprio volete, il longplay è facilmente recuperabile, ma poi dovrete rendere conto alla vostra coscienza...
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