Siamo alla fine: questo è l'ultimo post (per ora) della serie A History of the Amiga. Jeremy Reimer ha dichiarato che continuerà la serie su Ars Technica (prima con un articolo dedicato alla scena demo, poi uno sulle BBS, e per finire uno sul Video Toaster, prima di riprendere a raccontare le vicende cronologiche legate alla piattaforma).
Ovviamente appena ciò accadrà chiederò il permesso di pubblicare il tutto anche qui in italiano; nel frattempo Jeremy ci parla della creazione delle colonne sonore e di una storia che inizia in Iraq ai tempi della Guerra nel Golfo. Di seguito o, in originale, qui.
ARRIVA IL SONORO
Non meno importante dello scrivere il codice o creare la grafica era il completare la colonna sonora. Anche giochi graficamente eccezionali come Shadow of the Beast erano conosciuti per la loro musica inquietante ed evocativa. Non più confinati a bip e forme d'onda predefinite, i musicisti Amiga avevano a disposizione quattro canali di sonoro stereo campionato. I file musicali Amiga, chiamati MOD, contenevano i campioni di ogni strumento insieme alle informazioni relative alla durata, all'intensità ed agli effetti applicati ad ogni nota. Questi file erano creati con programmi chiamati tracker, che andavano da applicazioni gratuite come Noisetracker e Protracker a veri e propri sequencer creati in proprio.
Protracker |
MAI ARRENDERSI
Tecniche di programmazione creative, effetti grafici mai visti, e musica innovativa erano lo standard per gli sviluppatori Amiga. Ma chi era questa gente? Cosa li spingeva? Jim Sachs aveva la risposta:
"...anche in quei giorni, non si trattava dell'hardware. Si trattava del tipo di persone che erano attratte da quell'hardware - quella loro mentalità del "posso farcela". Quando ho iniziato a fare consulenze per progetti PC, dopo l'Amiga, ero sorpreso da come gli sviluppatori non avessero voglia di provare qualcosa a meno che non l'avesse già fatta qualcun altro. Per gli sviluppatori Amiga invece, era quasi inutile provare un effetto a meno che NESSUNO l'avesse mai fatto prima."
Questo tipo di persone esisteva in tutto il mondo, ed alcuni di loro in circostanze tutt'altro che ottimali. Rabah Shihab era studente all'università di Baghdad nei primi anni 90. Insieme al suo amico artista Murtadha Salman ed al musicista Mahir AlSaman, sviluppò un gioco per Amiga intitolato Babylonian Twins. Il gioco venne sviluppato su un Amiga 500 con soli 512 KB di RAM, ed aveva una bella grafica, ispirata a testi storici. Per quanto il gioco fosse virtualmente finito, la prima guerra nel Golfo e le successive sanzioni all'Iraq ne resero la pubblicazione impossibile.
Rabah però non si arrese. Oggi, decine di anni dopo, vive in Canada, e, avendo salvato tutti i materiali del gioco, ha riunito il suo vecchio team per finirlo. Alla fine hanno rilasciato una versione demo con il codice originale della versione Amiga, a cui seguirà la versione completa. Nel frattempo però è arrivata un'altra piattaforma da gioco sulla scena - una piattaforma dove i piccoli gruppi di sviluppatori indipendenti possono ancora competere con le compagnie più grandi. Una versione migliorata di Babylonian Twins è stata recentemente resa disponibile su iPhone, e su iPad in versione HD. Ho personalmente provato il gioco, e si tratta di un coinvolgente platform a scorrimento orizzontale con elementi action e puzzle, una specie di incrocio tra Prince of Persia e The Lost Vikings. Ha già vinto diversi premi, ed è disponibile sull'Apple store o direttamente dal sito del team.
Babylonian Twins sull'iPhone |
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il Protraker, me lo ricordo. Gran bella cosa, peccato non fossi avvezzo all'utilizzo. Si potevano fare grandi cose.
RispondiEliminaFANTASTICO ! Ho suonato in qualche serata danzante dei licei ed utilizzavo questo programma che spasso ! campionavo alcuni pezzi di brani da discoteca e poi li montavo. in più visto che c'era anche la band che si occupava di suonare dal vivo , mandavo campioni sulle loro canzoni tipo l'elicottero su The Wall. Mi spunta la lacrimuccia :)
RispondiEliminaDi solito non commento Mai nessun blog o video di youtube, ma l'Amiga l'avrò sempre nel cuore!
RispondiEliminaIl computer che mi ha spinto ad amare la grafica che oggi è la mia professione e il 3D che continua ad essere la mia passione.
Ho avuto sia un Amiga 500 che un Amiga 4000, ho lavorato con Imagine e Lightwave nella prima versione dopo il videoToaster, ho giocato, mi sono stupito più volte dell'incredibile innovazione che l'Amiga aveva in se ed oggi che ho un Mac, posso dire che il multitasking che aveva l'amiga è qualcosa che sia mac che pc si sono sognati per decenni.
Ti ringrazio veramente per questo post, mi ha fatto ricordare la mia infanzia e il mio "boot" come grafico :)
Di solito non commento Mai nessun blog o video di youtube, ma l'Amiga l'avrò sempre nel cuore!
RispondiEliminaIl computer che mi ha spinto ad amare la grafica che oggi è la mia professione e il 3D che continua ad essere la mia passione.
Ho avuto sia un Amiga 500 che un Amiga 4000, ho lavorato con Imagine e Lightwave nella prima versione dopo il videoToaster, ho giocato, mi sono stupito più volte dell'incredibile innovazione che l'Amiga aveva in se ed oggi che ho un Mac, posso dire che il multitasking che aveva l'amiga è qualcosa che sia mac che pc si sono sognati per decenni.
Ti ringrazio veramente per questo post, mi ha fatto ricordare la mia infanzia e il mio "boot" come grafico :)
È un piacere :) anche se il merito va all'autore originale dei post, che mi sono limitato a tradurre. Se non l'hai già fatto, ti consiglio di leggere tutta la serie! :)
EliminaCiao Bruno è stato veramente bello leggere tutta la serie, manca solo il riferimento agli ultimi usciti come Amiga 1200 e Amiga 4000 (che possedevo), ma nn so se nella versione originale ci fosse, grazie a te per averla tradotta, davvero!
RispondiEliminaP.S. mi sa che ieri ho postato doppio commento perchè google mi faceva uscire pazzo, cancella il doppio.
a presto! :)
Sì la serie originale si interrompe anche lei qui. Credo che l'autore, Jeremy Reimer, stia collaborando ora con Brian Bagnall, l'autore di Commodore: A Company on the Edge, un libro che fa la cronaca dei primi anni Commodore, di cui credo sia in lavorazione un "seguito" con gli anni Amiga...
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