Siamo nel 1987: su Italia 1 danno ancora i film di Bruce Lee in prima serata, ma il videogiocatore manesco che voglia fare l'eroe del kung-fu mazzuolando orde di nemici col joystick ha ancora poca scelta di titoli. Per fortuna a ravvivare il genere dei picchiaduro a scorrimento (sostanzialmente rimasto fermo a quel
Kung-Fu Master di tre anni prima) arriva la Technos dal Giappone.
L'anno prima Technos aveva fatto uscire
Renegade (
Nekketsu Koha Kunio-kun), un titolo dello stesso genere, che non ebbe un successo stratosferico, ma in cui erano già presenti in nuce idee e meccaniche che poi sarebbero state portate a pieno compimento nel gioco di cui stiamo per parlare. Il gioco che trovavi dappertutto, che c'era sempre qualcuno pronto a fare un doppio con te e che si iniziava che ti ci pestavi nel gioco e si finiva a pestarsi per davvero. Ladies and gentlemen,
Double Dragon.
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Tutto cominciava con un clamoroso upskirt... |
Double Dragon era STREET. Double Dragon era BAD. Double Dragon era fico perché impersonavi uno dei due fratelli Lee (Billy il biondazzo e Jimmy quello che pensavano che era femmina e lo vestivano di rosso), con 'sti giumbotti e 'ste magliette easy ma anche sette stelle style, che mentre che camminavano per strada pestavano la gente che gli arrivava di fronte.
Era fico perché si giocava in due (credo che sia stato il primo titolo del genere a permetterlo) e si poteva pestare l'altro giocatore. "Oh scusa m'è scivolato il dito sul pulsante". SDENG "Oh scusa m'è scivolato il pugno sul tuo occhio". THUMP CRASH BANG etc, sono esperienze di tutti.
Era fico perché c'erano tante mosse: si potevano tirare pugni e calci e calci volanti e ginocchiate in capa e testate nei denti e molto altro ancora e ovviamente c'era anche lei, la mossa proibita, LA GOMITATA. In più se si giocava con un altro si poteva fare che uno teneva fermo il nemico e l'altro lo pestava: dalle mie parti questa tecnica si chiamava "DARE MAZZATE ALL'AMERICANA" anche se non ho mai capito perché.
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Jimmy le prende all'americana mentre Billy controlla di non avere niente sotto le scarpe |
Double Dragon era fico anche perché ogni tanto arrivava qualche nemico scorretto con la mazza da baseball o il coltello, ma per punirlo della sua scorrettezza lo si poteva pestare e rubargli la mazza e poi bastonarcelo. Poi magari il nemico restituiva il favore e si riprendeva pure la mazza: insomma, realismo a go go.
Double Dragon era fichissimo che ai nemici oltre a pestarli in cento modi diversi potevi pure BATTERLI IN ASTUZIA, tipo quando c'erano buche nel terreno potevi buttarceli dentro oppure se ti tiravano la dinamite la potevi raccogliere come un petardo inesploso il 2 di gennaio e ributtargliela addosso.
Double Dragon fu un tale successo che cominciarono pure a spuntare i nomignoli dei vari personaggi. C'era MR. T (il tizio grosso alla fine del primo livello) e c'era HULK (che in realtà era sempre Mr. T, ma verde).
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Verso la fine del gioco ci sono anche i due fratelli gemelli di Mr. T |
Ma la vera ciliegina sulla torta era che finendo il gioco in due, prima dei titoli di coda bisognava pestarsi a vicenda per decidere chi si sarebbe portato a casa la ragazza che erano andati a salvare. EPICO e sovente causa della fine delle migliori amicizie dei tempi delle medie.
Certo, visto con l'occhio munito di sopracciglio alzato di oggi, Double Dragon tradisce pure qualche difettuccio. La grafica è ancora apprezzabile, i motivetti sono ancora orecchiabili e i vari effetti sonori di ossa rotte e urla di dolore sono tuttora efficaci. Tuttavia qualcuno potrebbe infastidirsi per i rallentamenti o criticare l'imbecillità degli avversari quando si usa LA MOSSA PROIBITA.
Personalmente penso che siano dei difettucci trascurabili, e soprattutto risolvibili: la gomitata uno può semplicemente non usarla, e per i rallentamenti volendo si può usare il MAME e overclockare le CPU emulate per vederli sparire.
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Sottotesti ambigui nel gioco: Jimmy non si capisce bene che intenzioni abbia, mentre Billy abbraccia teneramente un passante che si trovava lì per caso... |
In ogni caso ciò che colpisce di questo titolo, e ciò che secondo me ne ha decretato lo status di classico, è il gameplay. Double Dragon lascia un'ampia libertà d'azione al giocatore: in ogni istante ci sono sempre almeno due/tre modi diversi di affrontare la situazione, tutti perfettamente validi e tutti eseguibili con facilità grazie al sistema di controllo immediato. Laddove i picchiaduro a scorrimento moderni (God of War, Ninja Gaiden, Devil May Cry, Bayonetta...) focalizzano il gameplay su complicate esecuzioni di combo, Double Dragon sfrutta in una maniera che forse non si sarebbe mai più vista (
Dead Rising e
relativo seguito a parte) l'interazione con il fondale.
In Double Dragon TUTTO può diventare un'arma impropria, sia per i protagonisti che per i nemici. Mentre ci si gioca l'idea non è "quali tasti premo per fare una combo lunga", l'idea è "mmm, là c'è una mazza, dall'altro lato un barile, di qua c'è una scala e di là si cade, che faccio?". Insomma, Double Dragon è un parco giochi delle mazzate, è il
Minecraft del calcio in faccia, il
Little Big Planet della mascella rotta.
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Ma DD è anche un affresco neorealista sulle condizioni del lavoro in fabbrica: qui Billy è stanco morto dopo una giornata in catena di montaggio ed un collega, la segretaria e il boss s'interrogano sul da farsi... |
PRO:
Il gameplay
La grafica curata
Gli effetti sonori delle mazzate
CONTRO:
I rallentamenti
Alcuni abusano della MOSSA PROIBITA
Le risse reali dopo quelle virtuali (ma si sa che nessuna amicizia è maschia senza una rissa ogni tanto)
GIUDIZIO FINALE: 8
Il gioco che diede inizio alle migliaia e migliaia di km percorse a piedi mazzuolando gente.
BONUS DOUBLE DRAGON SAGA EDITION:
Dopo il primo capitolo, la saga dei fratelli Lee continuò in diversi seguiti e spin-off (e neanche tutti videoludici):
DOUBLE DRAGON II: THE REVENGE (1988)
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"Ma come li porti 'sti capelli?" |
Uno scialbo remake del primo episodio, con qualche mossa diversa, ma soprattutto con un design molto meno ispirato.
SUPER SPIKE V'BALL (1989)
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Anni prima di Dead or Alive! |
La versione NES di questo arcade uscito l'anno precedente aggiungeva la possibilità di selezionare un team composto da Billy e Jimmy. Questa fu la loro unica apparizione nel 1989, ma l'anno successivo tornarono in un gioco tutto loro che avrebbe fatto rimpiangere questo excursus pallavolistico...
DOUBLE DRAGON 3: THE ROSETTA STONE (1990)
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"Sono il tuo terzo gemello improvvisamente riapparso!" |
Terzo episodio giunto un po' inaspettato, e francamente evitabile. Probabilmente il peggior capitolo della saga: grafica disegnata male e pochissime mosse a disposizione, si salva solo la possibilità di poter cambiare personaggio in determinati punti e di poter giocare in tre.
DOUBLE DRAGON (1991)
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So nineties... |
Nel 1991 Billy e Jimmy disertano joystick e joypad e provano a fare il salto di carriera nel mondo dei comics, il tutto sotto l'egida della solita Marvel.
SUPER DOUBLE DRAGON (1992)
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Sobri accostamenti cromatici |
Uscito sul Super Nintendo, nonostante avesse una giocabilità degna del primo capitolo, non ebbe il successo che avrebbe meritato, sia perché la grafica non era spettacolare come gli altri titoli dell'epoca, sia perché fu commercializzato in versione incompleta, senza alcune cutscene e livelli che erano stati programmati e di cui si può trovare qualche traccia nelle ROM, ma soprattutto senza uno straccio di finale.
BATTLETOADS & DOUBLE DRAGON: THE ULTIMATE TEAM (1993)
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No comment |
A quei tempi le Tartarughe Ninja andavano forte e COWABUNGA era la parola in per i giovani ok. La Rare risponde con le sue Rane da Battaglia con
Battletoads nel 1991, e due anni dopo esce questo crossover che include anche i nostri due fratellini. Ora, dicono pure che come giochi sia questo che l'originale siano belli, e la Rare non è l'ultima arrivata, però insomma, per quanto belli possano essere giocare con le Rane da Battaglia invece che con le Tartarughe Ninja è come giocare con i
Gobots invece che con i
Transformers.
DOUBLE DRAGON (1993-1994)
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Da notare: maschera rossa su completo blu e viceversa |
Ovviamente non poteva mancare il cartone animato, prodotto dalla DIC Entertainment (gli stessi dell'Ispettore Gadget e dei
Real Ghostbusters). Oltre al cartone vennero commercializzati anche
i pupazzetti le action figure e venne pure creato il capitolo a tema della saga in ambito videoludico, ovvero...
DOUBLE DRAGON V: THE SHADOW FALLS (1994)
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"Fratello, siamo caduti nell'inferno del merchandising!" |
I picchiaduro a scorrimento cominciavano a non tirare più: l'uragano
Street Fighter II li aveva relegati in un angolo ed al loro posto cominciarono a uscire decine e decine e centinaia e migliaia di cloni del titolo Capcom (di cui la metà prodotti da Capcom stessa). Per
Double Dragon V (uscito prima su Super Nintendo e Mega Drive, e poi pure per, toh, l'Atari Jaguar) si decise di seguire la moda realizzando questo scialbo picchiaduro a incontri che probabilmente insieme al terzo capitolo costituisce il punto più basso della serie. Non fu neanche creato dalla Technos, ma direttamente da una sussidiaria della Tradewest, la società che aveva pubblicato in occidente il primo Double Dragon e Super Double Dragon.
DOUBLE DRAGON (1994)
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Con una copertina così o era tratto da un videogioco o era un musical |
Il fumetto c'era, il cartone animato pure, mancava soltanto il film. Considerato il peggior adattamento di un videogame di tutti i tempi, poteva vantare nel suo cast Mark "Crying Freeman" Dacascos, Robert "T1000" Patrick e Alyssa "ero la figlia di Schwarzenegger in Commando" Milano. Non avendolo visto non mi esprimo, ma così a naso non mi ispira molto (e sì che all'epoca mi registravo tutti i film di Italia 1 con Don "The Dragon" Wilson).
DOUBLE DRAGON (1995)
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Non si capisce proprio a quale altro titolo potesse essersi ispirato |
Per festeggiare (?) il film, la Technos riprende in mano le redini e fa uscire questo secondo clone di Street Fighter II. I risultati sono sicuramente migliori rispetto al capitolo precedente, ma in mezzo alla miriade di picchiaduro a incontri dell'epoca questo titolo non si distinse in alcun modo e venne presto dimenticato.
RAGE OF THE DRAGONS (2002)
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I cuggini di Billy e Jimmy |
Coproduzione nippomessicana, all'inizio doveva essere il seguito del precedente titolo Neo Geo, ma per questioni di diritti si limitò ad esserne il sequel spirituale. Non ci ho mai giocato e non saprei dirvi com'è, ma la grafica non sembra niente male e c'era pure la possibilità di alternare tra due personaggi durante gli incontri, in stile VS Capcom. Da riscoprire.
MATRIMELEE (2002)
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In OGNI crossover finisce sempre a mazzate |
Di questo titolo (sempre per Neo Geo) so dirvi solo che faceva parte della serie dei
Power Instinct (che ha cambiato titolo tipo una cinquantina di volte) e che Jimmy (non quello originale, ma il cugino freeware di
Rage of the Dragons) appare come personaggio sbloccabile.
DOUBLE DRAGON ADVANCE (2003)
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"Senti puoi controllare se ho mica pestato qualcosa con la scarpa..." |
Per fortuna finiamo in bellezza con questo titolo per Game Boy Advance. Si tratta di un remake che unisce il meglio dei primi due episodi, incorpora un paio di idee dal capitolo per Super Nintendo, e fa giustamente finta che tutti gli altri non siano mai usciti. Allo sviluppo la Million, che in realtà era stata fondata da ex dipendenti della Technos dopo che quest'ultima aveva chiuso i battenti nel 1996.
MI-TI-CO.
RispondiEliminaLa mia infanzia è trascorsa serena sul cabinato di "DD". Inutile dire che lo finivo con un gettone, nella versione a 3 pulsanti del cabinato... ;)
I rallentamenti dell'originale erano dovuti all'affollamento dello schermo ed erano una sorta di "marchio di fabbrica" che, tra le altre cose, anche il MAME riproduce fedelmente. ;)
Infine, la stupidità dei nemici per quel che concerne la "gomitata" dipendeva dalla programmazione del loro pattern di movimento. Infatti, erano programmati per attaccare prevalentemente il giocatore frontalmente e quando questo si girava di spalle per assestare le gomitate loro ci mettevano un po' per reagire e rigirargli attorno, col risultato che spesso e volentieri andavo dritti e contenti in contro al gomito. :)
Bel giocone, comunque! :)
Double Dragon è una pietra miliare nel mondo dei videogiochi. Famoso come pochi altri titoli. Me lo ricordo in salsa C64 ma non mi entusiasmò e sbavavo per la versione amiga che aveva una grafica più accurata.
RispondiEliminaPost bellissimo, come sempre, ricchissimo di dettagli, particolari ed aneddoti che evocano i bei ricordi di pomeriggi interi spesi davanti al computer in modo spensierato. Grazie
Oddio, la versione Amiga.
RispondiEliminaCredo sia una delle peggio conversioni mai programmate dall'uomo...
http://www.youtube.com/watch?v=b1i8SpE6cIc
Graficamente urlava "pietà!" (i giganti erano degli idrocefali, per dire...).
L'audio era inesistente...
Quasi quasi ci sbloggo su, domani... ;) :P
@Marte in effetti ci avevo pensato di mettere un altro bonus dedicato alle varie conversioni casalinghe, ma poi ho pensato che il post sarebbe stato troppo lungo... quindi se ti vuoi cimentaticivi ;)
RispondiEliminaLa versione Amiga era davvero orrida, il secondo invece lo convertirono molto meglio, specie dal punto di vista grafico, anche se sempre lontano dall'originale (che però non era granché già di suo).
Paradossalmente almeno Double Dragon I me lo ricordo migliore su C64. Poi c'è la versione NES (che non ho mai provato) dove avevano aggiunto livelli e implementato un sistema di potenziamento del personaggio e di sblocco delle mosse, non dovrebbe essere male.
Si, confermo. "DD2" (ed anche il 3, "The Rosetta Stone") non erano affatto malaccio sulla grande "A".
RispondiEliminaTuttavia, entrambi i titoli già in sala non avevano il carisma del primo.
Il coin-op del 2, soprattutto, aveva dei controlli assolutamente inusitati. In pratica, invece dei canonici "Pugno"/"Calcio", proponeva degli inediti: "Attacco frontale", "Attacco all'indietro"...
Solo che, quando ti voltavi dalla parte opposta, i due pulsanti si invertivano, come funzione! Un delirio da emicrania che non ti dico... :D
In realtà lo schema di controllo di DD2 (attacco a sinistra, attacco a destra e salto) era lo stesso di Renegade (il pre-precursore).
RispondiEliminaAnche in DD1 un po' era rimasto, infatti mentre "a terra" pugno e calcio erano rispettivamente appunto pugno e calcio, quando si saltava invece diventavano di nuovo attacco a sinistra e attacco a destra: per fare il calcio volante bisognava premere il calcio per fare il calcio volante a destra e il pugno per fare il calcio volante a sinistra. Le tecniche segrete dei giochi di mazzate...
Comunque , considerando che in "DD" il salto si usava solo in prossimità del fottutissimo ponte ed all'ingresso della base dei cattivoni, per non sfracellarsi cadendo dal dirupo, era abbastanza utile differenziare il calcio volante a questo modo... ;)
RispondiEliminaChe, per la crocaca, tipicamente il calcio volante io lo usavo solo frontalmente, prendendo accuratamente la mira. :P ...E non era nemmeno tanto utile come tattica, perchè tanti avversari si abbassavano col tempismo giusto e ti mandavano a vuoto mentre i ciccioni arretravano quel tanto che bastava per prenderti e catapultarti alle loro spalle...
Comunque, se ti sei perso le versioni NES, probabilmente non conoscerai nemmeno "Bimmy e Jimmy", i protagonisti di "Double Dargon 3: The Sacred Stones"; imperdibili! :D
A mio parere, DOUBLE DRAGON & BATTLETOADS ha segnato la mia infanzia; altro che tartarughe ninja. MILLE VOLTE MEGGGGLIO!
RispondiEliminaEh, io purtroppo all'epoca non ho avuto il piacere... :)
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