Prosegue l'appuntamento a episodi di questa ubermagnifica rubrica che ancora una volta si sofferma sull'indagatore dell'incubo più famoso del multiverso. Abbiam parlato di Attraverso lo specchio per Amiga e delle più antiche incarnazioni (ormai incancrenite) su C64. Sfuggendo dall'Altroquando dei prodotti Simulmondo a distribuzione seriale (magari ne parlerà un giorno l'eminente Dr. B), la nostra macchina del tempo arriva direttamente al 1999, periodo in cui tutti gli affezionati della Guru Meditation trovarono un degno discendente nella favolosa schermata blu di Windows.
Il gioco in questione è infatti un'esclusiva Windows 95 (o 98 con patch) proposta nella forma più azzeccata per un personaggio del genere: il punta e clicca.
Ciò che subito si nota (subito un corno, per far partire la macchina virtuale con Windows 98 c'ho messo una settimana) è che finalmente Dylan Dog è disegnato come Bonelli comanda. Già, perché questa volta le cose sono state fatte in grande stile e oltre ad avere un'ottima grafica in linea con il fumetto e delle voci piuttosto (e anzichenò) azzeccate, c'è una trama originale scritta niente meno che da Tiziano Sclavi.
Per un fumetto cambiare disegnatori è sempre un rischio! |
Oltre ai personaggi anche i fondali sono disegnati molto bene, nonostante le animazioni spesso non siano all'altezza. I rari video a cartone animato si sforzano di creare un alone di serietà, e le musiche, anche se assolutamente perfette, sono poche e vengono riproposte in loop infinito, diventando molto presto noiose e ossessive. Anche le voci, per quanto appropriate e ben recitate, sembrano registrate con un microfonino non normalizzato e senza filtro di denoise, risultando così malamente integrate.
Menzione a parte poi per le tre componenti action del gioco, in cui dovremo sparare o evitare degli ostacoli sulle montagne russe. La loro presenza, assolutamente inutile e fine a sé stessa, diventa un problema con i computer moderni che tendono a velocizzare tutta l'azione. Fortunatamente con un po' di pazienza e di modifiche alla macchina virtuale il problema si risolve.
Prendere il flauto d'ossa lì in basso... come dove? lì! Non vedi? |
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