Sabato scorso ci sono stati gli Spike Video Game Awards: tanti bei trailer in esclusiva (potete vederveli tutti qui), ma per il resto una tristezza assurda. I premi assegnati in fretta e furia, gli ospiti che non c'entravano una mazza coi videogiochi, i tristi e imbarazzanti siparietti con la povera Felicia Day... volevo scriverne , ma poi ho trovato questo post scritto da Jason Schreirer - firma freelance di Wired, Edge, Eurogamer e altri posti simili - che più o meno diceva tutto quello che avrei voluto dire io, e che potete trovare tradotto qui di seguito...
UNA LETTERA APERTA AGLI SPIKE VIDEO GAME AWARDS
Cari Produttori degli Spike Video Game Awards,
Lo capisco. Avete degli obblighi. Dovete arrivare ad un'audience ampia. I riferimenti che fate non possono essere troppo oscuri o di nicchia. Dovete tenere la gente incollata allo schermo. Dovete tenervi buoni gli inserzionisti e mettere a segno accordi esclusivi con i publisher. Non invidio il vostro lavoro.
Ma dopo aver visto gli Spike TV Video Game Awards 2011 sabato scorso, non posso nascondere che avrei voluto che almeno ci aveste provato, a non far sentire in imbarazzo quelle stesse persone che stavate cercando d'intrattenere.
Non è difficile trovare la causa del problema: è tutto dovuto al fatto che pensate che siamo dei deficienti. Credete di avere un'audience così stupida da poterla catturare con dei video di sclerate su YouTube, o con dei ridicoli siparietti a base di pozioni carica energia. Pensate che il nostro sogno proibito sia vedere una ragazza che addenta dei muffin di passaggio su un nastro trasportatore. Pensate che basti citare qualche videogioco per sostituire un qualsiasi senso dell'umorismo.
"Chuck ha trovato una mucca che vagava fuori dalla sua fattoria!" |
Quando dedichi segmenti lunghi interi minuti a will.I.am e Kevin Jonas, e invece condensi più di 10 premiazioni in un montaggio di 20 secondi, è difficile credere che te ne importi qualcosa di fare uno show in cui premi dei videogiochi. Quando fai vedere più attori che sviluppatori di videogiochi, è davvero difficile credere che te ne importi qualcosa di fare uno show in cui premi dei videogiochi.
Un famoso sviluppatore di videogiochi |
Ma il vostro show è consistito per metà in gag del genere. O mostravate video di giochi, o ci costringevate e guardare degli sketch senza senso. Avete puntato i riflettori su celebrità di serie D e fenomeni di YouTube. Avete preso in giro i "social gamer" per il loro essere antisociali. Vi siete tenuti una mucca nel backstage solo per poter citare FarmVille.
Avete preso un uomo adulto vestito da militare e gli avete fatto fare finta di mettere le sue palle in bocca a uno degli sviluppatori di Call of Duty, perché si era dilungato troppo sul palco.
Anche Zachary "Chuck" Levi ha avuto la sua dose di palle in bocca... |
Se non fosse che avete provato di saper fare le cose per bene. Quel vostro magnifico, elettrizzante montaggio di Zelda l'avete presentato con maestria e l'avete trattato nella maniera giusta. Non solo ci avete concesso un'adorabile comparsata del venerabile Shigeru Miyamoto - la cui presenza riesce a tirar fuori un sorriso anche dai videogiocatori più logori - gli avete anche riservato il rispetto che merita. Siete stati perfetti.
E subito dopo avete fatto apparire Charlie Sheen che chiedeva dov'era la gnocca.
L'aveva fatta scappare tutta Miyamoto, COM'È GIUSTO PER UN VERO NERD |
Sono un maschio tra i 18 e i 30 anni. Conosco molti altri maschi tra i 18 e i 30 anni. Facciamo tutti parte del vostro pubblico di riferimento. Credetemi quando vi dico che nessuno di noi pensa che sia divertente o interessante vedere Felicia Day che affetta della frutta lanciatale dal cast di Workaholics. Nessuno di noi.
Lo chef Tony aveva dato buca |
Eravate lì, cari produttori degli Spike VGA, sulla TV nazionale, e avevate la possibilità di mostrare al mondo che l'industria dei videogiochi non è composta solamente da sedicenni sboccati e da bambocci troppo cresciuti senza senso dell'umorismo. Eravate lì e avevate l'opportunità di dimostrare che i videogiochi sono culturalmente significativi, artisticamente importanti, meritevoli di una cerimonia di premiazione che applauda a ciò che il gaming può fare e a ciò che può diventare.
E invece ci avete solo infilato le vostre palle in bocca.
NEVER FORGET |
Tutte le immagini le ho prese dal liveblogging sullo show che Griffin e Justin McElroy hanno realizzato per Joystiq, una lettura davvero da ridersela tutta (se capite l'inglese!).
Ma lol?
RispondiEliminaCioè, siegatemi... Charlie Sheen parla per due minuti buoni, uno sviluppatore per 30 secondi e viene pure perculato con un "tea-bag" sul palco?
Alla prossima premiazione non ci torna di sicuro...
E poi, Sheen... No, dico. Charlie Sheen...
Charlie Sheen è un "meme" (giusto per esemplificare: http://livethesheendream.com/ ) e tutta Internet tipicamente ride con lui, ma anche DI LUI!
Non mi pare tanto serio, tutto questo.
Ma infatti ho letto in giro che Spike è un network orientato su un pubblico di bocca buona, e qualcuno ha pure detto che è inutile prendersela, perché tanto il target dei VGA non sono i giocatori, ma il popolo bue...
RispondiEliminaD'altro canto però potevano comunque mostrare più rispetto, e invece ci mancava poco che non dicessero apertamente "AHAHAH VIDEORINCOGLIONITI TENETEVI 'STAMMERDA MENTRE NOI CONTIAMO I SOLDI DEGLI INSERZIONISTI TROLOLOL"...