Oggi un po' di ritorni eccellenti: tornano gli sviluppatori di Adventures of Shuggy con un platform strambo ma bello, tornano gli sviluppatori di Parasitus: Ninja Zero con un action ancora più bello da vedere e ancora più buggato da giocare, e tornano gli spagnoli di Milkstone Studios con quello che potrebbe essere un minigioco all'interno di Call of Duty. Titoli di coda per un twin stick shooter zombie bruttino ma volenteroso, e per un twin stick shooter vasosanguigno bellino ma sgarrupato.

Questo platform - creato dagli stessi autori dello sfortunato Adventures of Shuggy - si distingue per due particolarità. La prima, è che non c'è doppio salto, ma il protagonista può arrivare nei punti più alti "rimbalzando" sul pavimento (e, in realtà, su ogni superficie). La seconda, è che le dimensioni del protagonista aumentano costantemente, e ciò fa sì che si cominci in aree piuttosto piccole che via via si vanno ingrandendo sempre di più (un qualcosa di simile era presente in un platform in flash di cui ora mi sfugge il nome). Queste due peculiarità, unite ad una realizzazione senza sbavature, rendono Growing Pains un'ottima digressione sul tema platform. Unico appunto, si poteva fare di più esteticamente.

GIUDIZIO BREVIS: 4/5
Per gli amanti dei platform indie strambi.

Dagli stessi creatori di Parasitus: Ninja Zero, un altro action dalla pregevole grafica retro 2D che alle meccaniche hack'n'slash (e al protagonista) del gioco precedente aggiunge delle fasi alla Contra. Purtroppo siamo di nuovo di fronte ad un prodotto pieno di bug, dal gameplay poco calibrato in certi punti e con alcune scelte di design assai discutibili (per sparare in alto, ad esempio, bisogna usare i dorsali in una maniera astrusissima). Peccato, perché la grafica è davvero bella...

GIUDIZIO BREVIS: 3/5
Speriamo in qualche patch riparatrice (per Paratus: Ninja Zero non sono mancate).

Gli spagnoli di Milkstone Studios mostrano i muscoli e mettono in piedi un gioco che a vederlo con occhio distratto lo si potrebbe scambiare per un Call of Duty qualunque. In realtà in Firing Range ci si limita a sparare a dei bersagli in un poligono di tiro e, per quanto la realizzazione tecnica sia eccellente, e nonostante sia presente una classifica online per stimolare la ricerca del punteggio massimo, il tutto è davvero troppo monotono, anche se cercare di fare combo facendo un centro dopo l'altro è comunque divertente.

GIUDIZIO BREVIS: 3/5
Realizzazione eccellente per quello che però finisce per essere un minigioco un po' troppo mini.

Twin stick shooter a tema zombie, semplice ma onesto: a una grafica bruttina fanno da contraltare una buona varietà di armi e degli zombie che, invece di caricare sempre a testa bassa, decidono anche di scappare quando vedono un loro simile morirgli vicino.

GIUDIZIO BREVIS: 3/5
Senza pretese, ma solido.

Twin stick shooter a scorrimento multidirezionale in cui ci si muove all'interno del flusso sanguigno nei panni di un... robo? Impegnato a fronteggiare globuli rossi, bianchi e financo blu. Oltre a essere evidentemente amatoriale, è pure difficile che la metà un quarto basta...

GIUDIZIO BREVIS: 2/5
Amatoriale. Promettente sotto certi aspetti, ma amatoriale.