Un variegato gruppo di ragazzi - tutti ex amici d'infanzia che col tempo hanno separato le loro strade - conduce vite abbastanza normali. Un giorno però uno di loro comincia a rendersi conto che nel mondo si stanno verificando degli strani eventi che seguono per filo e per segno una storia che s'inventarono per gioco da bambini. A muovere le fila del tutto c'è un misterioso individuo - conosciuto solo come "l'amico" - la cui identità rimane perennemente celata da una maschera.
20th Century Boys è un manga di Naoki Urasawa, pubblicato originariamente dal 1999 al 2007, e costituito in totale da ben 24 volumi (contando anche i due finali, contenenti l'epilogo della storia e usciti con il titolo 21st Century Boys). Man mano che lo leggevo, mi sembrava sempre di più di avere davanti una versione a fumetti di Lost.
E non sono il solo ad aver notato questa somiglianza, sembrerebbe |
Il famigerato "amico", oggetto di innumerevoli dialoghi a base di puntini di sospensione |
Molti degli sconfinamenti nell'horror vedono protagonista sempre "l'amico" |
Ad ogni modo, dopo questa pausa il tutto riprende a fluire, fino alla conclusione in cui finalmente tutti i nodi vengono al pettine. O quasi: 20th Century Boys è molto più preciso, rispetto a Lost, nel mettere tutti i pezzi del puzzle al punto giusto, ma non mancano comunque alcuni punti oscuri, e certe sottotrame rimangono senza conclusione. In ogni caso non ci sono gli svarioni della serie americana, ed in generale, per quanto complicati e a volte anche di amplissimo respiro, gli intrecci rimangono tutti entro i limiti di un quadro generale ben definito.
Al di là delle vicissitudini della trama, il tema centrale dell'opera è la ricerca e la definizione dell'identità: tutti i personaggi vengono mostrati in fasi diverse della loro vita - la storia copre un arco di tempo che va dagli anni 60/70 fino al 2014 e rotti - e si può osservare come col tempo cambino e maturino eppure rimangano comunque fedeli a sé stessi.
La ricerca dell'identità si ritrova anche nei disegni stessi, che hanno uno stile pulito, ma estremamente attento alla caratterizzazione di ogni personaggio. Credo che questo sia uno di quei pochi fumetti che ho letto in cui OGNI personaggio ha una faccia riconoscibile e diversa da quella di tutti gli altri - cosa che personalmente apprezzo molto e che del resto in questo manga è vitale, dato l'altissimo numero di protagonisti e comprimari.
Pensate che casino se tutta 'sta gente avesse avuto la stessa faccia |
PRO:
Ottimo equilibrio e ritmo nello svolgimento, con momenti estremamente "densi"
Trama complessa e intricata, ma senza voragini
Disegni ottimi, specialmente nella caratterizzazione dei personaggi
CONTRO:
La parte un po' fiacca a due terzi dell'opera
Alcune sottotrame non vengono perfettamente chiarite
Certe volte si abusa un po' troppo dei puntini di sospensione
GIUDIZIO FINALE: 9-
Da leggere e rileggere!
Un'opera grandiosa, davvero.
RispondiEliminaAnche io lo iniziai dubbioso, e rimasi strabiliato.
E grande l'affinità Occio/Sawyer!
Hola Mr, grazie per la visita e complimenti per il blog!
RispondiEliminaottima recensione di un ottimo manga
RispondiEliminaGrazie boss! ora mi sto dedicando a tempo perso a Monster - l'anime, tanto per variare. Vedremo! :-O
RispondiEliminaottimo il paragone lost , 20th century boy..ci avevo pensato anche io quando lo lessi..stesso stile :D
RispondiEliminaTutta colpa di Occio/Otcho/Occho/comesichiama! ;)
RispondiElimina