Hola boys, oggi Jeremy Reimer di Ars Technica ci parla di Jack Tramiel. Nato in Polonia, finito nei campi di concentramento nazisti, liberato dagli americani ed emigrato in USA, arruolato nell'esercito e finito in Corea per due volte, già che c'era Jack si prese pure la briga di fondare la Commodore, che, sotto la sua guida, produsse il mitologico Commodore 64.
In questo post della serie A History of the Amiga, reperibile in originale qui, vedremo il ruolo - fondamentale - di Jack nell'acquisizione di Amiga Inc. da parte della Commodore.
COMMODORE: DEUS EX MACHINA
La società che salvò l'Amiga nel 1984 era stata creata da un solo uomo. Nato in Polonia nel 1928 come Idek Tramielski, fu imprigionato nei campi di lavoro nazisti dopo l'invasione del suo paese durante la seconda guerra mondiale. Salvato dall'esercito statunitense, sposò un'altra sopravvissuta dei campi di concentramento, Helen Goldgrub, ed i due emigrarono negli Stati Uniti. Al suo arrivo, cambiò il suo nome in Jack Tramiel.
Jack Tramiel |
La piccola ditta crebbe in fretta, ed entrò in borsa nel 1962, ma venne coinvolta in uno scandalo finanziario che minacciò di annientarla. Jack, però, era un sopravvissuto, e non si arrese. Trovò un finanziere di nome Irving Gould, che acquistò una grossa fetta della Commodore e la indirizzò verso nuove strade. Le economiche macchine da scrivere giapponesi si stavano mangiando i profitti della Commodore, per cui la società cominciò a vendere computer, ma anche in questo settore la concorrenza del Giappone, e di aziende americane come la Texas Instruments, era serrata. Jack si rese conto che, per sopravvivere alla guerra dei prezzi, doveva ottenere il controllo dei chip che finivano nei computer. Nel 1976 acquistò la MOS Technologies, la stessa società che s'era staccata dalla Motorola per produrre il leggendario chip 6502, che finì nell'Apple ][, in varie console da gioco, e negli Atari 400/800.
L'acquisto della MOS fece entrare la Commodore nel settore dei computer, nel quale partì con i PET e proseguì con l'economico VIC 20, finché nel 1982 la società immise nel mercato il modello di personal computer più venduto della storia: il Commodore 64.
Commodore |
Jack non voleva semplicemente competere con le altre società di computer: voleva distruggerle. "Gli affari sono come la guerra", era il suo motto, e per quanto la guerra dei prezzi che aveva iniziato avesse effettivamente messo fuori gioco alcuni concorrenti - inclusa la Texas Instruments, su cui Jack ebbe la sua vendetta quando questa si ritirò dal mercato dei computer nel 1983 - questo modo di fare al contempo minimizzava i profitti della Commodore. Tramiel spesso litigava con Gould per questioni di soldi: il finanziere voleva che Jack aumentasse il giro di affari senza capitali extra, mentre Jack voleva più denaro per abbassare i costi e annientare così il resto dei concorrenti. "Vendiamo computer alle masse, non alle elite" disse una volta, a proposito della differenza tra un Commodore 64 da 199 dollari e le macchine Apple e IBM che costavano migliaia di dollari.
Alla fine, come spesso accade quando si dà battaglia ai propri finanziatori, vinse chi teneva in mano i cordoni della borsa. Il consiglio dei direttori della Commodore espulse Jack Tramiel dalla società che aveva fondato lui stesso nel tardo 1983.
Questa espulsione avrà un enorme effetto sulla traballante Amiga Inc., dato che Tramiel non se ne andò in silenzio.
Jack Tramiel era un condensato di conflitti e contraddizioni, come ogni essere umano del resto, anche se forse lui lo era un po' di più. Il suo stile dirigenziale roccioso gli aveva procurato dei nemici, ma anche degli amici leali - molti impiegati chiave lasciarono Commodore con lui per seguirlo nelle sue nuove imprese. La sua tendenza a saltare da progetto a progetto fruttò ricchi dividendi quando la società passò dal PET al VIC-20 al Commodore 64, ma questa stessa tendenza fu dannosa quando i successori del 64, come il malconcepito Plus/4, fallirono sul mercato.
Perciò, non dovrebbe sorprendere che l'abbandono di Commodore da parte di Tramiel abbia significato sia la salvezza che la dannazione dell'Amiga.
Atari |
Questo accordo velenoso fu messo insieme proprio da Jack Tramiel, che era riuscito a comprare la divisione computer di Atari dopo essere stato cacciato dalla Commodore. A causa della crisi del mercato dei videogiochi del 1983, la Warner Communications, che possedeva la Atari, stava cercando di sbarazzarsi dei settori di Atari dedicati ai computer ed alle console da gioco casalinghe (avrebbero invece mantenuto la divisione dedicata ai giochi da sala, che stava ancora andando bene), e Tramiel riuscì a mettere a segno uno spettacolare accordo, che gli diede la proprietà della divisione computer di Atari senza sborsare un centesimo.
Quando Jack lasciò la Commodore per Atari, le azioni della prima crollarono, mentre quelle della seconda salirono, dato che si credeva (e a ragione) che Jack fosse stata la forza motrice dietro il successo della Commodore. Un costante flusso di ingegneri seguiva Tramiel alla Atari, il che portò la Commodore a far causa ad Atari per furto di segreti commerciali (Tramiel, nel suo stile inimitabile, fece successivamente una contro-causa: entrambe vennero risolte alla fine al di fuori dei tribunali). Per competere con Tramiel e riacquistare il talento ingegneristico che aveva perduto, la Commodore decise di acquisire Amiga Inc. per intero. Lasciare il team Amiga originale intatto salvò il computer così come Jay Miner e gli altri l'avevano inizialmente immaginato.
Ma rese anche Tramiel più determinato che mai ad avere la sua vendetta sulla Commodore. Questa vendetta prese la forma dell'Atari ST - a volte anche soprannominato "Jackintosh" - che fu frettolosamente lanciato sul mercato per competere con l'Amiga. Se Jack non fosse mai stato espulso dalla Commodore, la linea di computer Atari sarebbe potuta semplicemente svanire nel nulla dopo che la Warner se ne fosse liberata. La competizione tra Amiga ed Atari finì per danneggiare entrambe le piattaforme, dato che usarono le loro risorse per lottare tra di loro, piuttosto che per assicurarsi un posto in un mondo sempre più dominato dagli IBM PC.
Tutto ciò, però, era ancora di là da venire, ed il team Amiga, che adesso era a tutti gli effetti sotto il controllo della Commodore, aveva solo una cosa in mente: finire il computer.
BONUS 1 L'IRONIA DELLA SORTE EDITION:
Come fa notare la pagina di Wikipedia inglese dedicata al perfido Atari ST, alla fine, tra un magheggio e l'altro, l'Atari ST fu progettato da ex-ingegneri Commodore (quelli che avevano seguito Tramiel in seguito alla sua espulsione), mentre l'Amiga fu progettato da ex-ingegneri Atari (Jay Miner e soci).
BONUS 2 I CASI DELLA VITA EDITION:
Una versione dell'Opel Commodore:
Sarà stata la stessa versione che vide Tramiel? |
Jack Tramiel e il figlio ospiti di Computer Chronicles presentano l'Atari ST, mentre un rappresentante Commodore in evidente stato confusionale balbetta qualcosa a proposito di Commodore 128 ed Amiga:
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Uno spettacolo!
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