Alle medie avevo un amico che se la sera prima in tv facevano RAMBO il giorno dopo diceva DA OGGI IN POI PUOI CHIAMARMI RAMBO. Se facevano IL MIO NOME È REMO WILLIAMS il giorno dopo diceva DA OGGI IN POI PUOI CHIAMARMI IL MIO NOME È REMO WILLIAMS. Se facevano NINJA LA FURIA UMANA il giorno dopo diceva DA OGGI IN POI SONO IL NINJA CHE INVOGLIA. E via dicendo.

Ogni maschio di malata e fragile costituzione che si rispetti ha avuto un momento nella vita in cui ha voluto essere una tartaruga ninja, Ken il guerriero, o un oliato culturista austriaco. O un supereroe, come il protagonista di Kick-Ass.

Tutto parte da una domanda che il protagonista rivolge a sé stesso: se i supereroi sono così popolari, perché non esistono anche nella realtà? A onor del vero, esistono:

Superbarrio, il paladino di Città del Messico
In ogni caso, Dave comesichiama, il nostro adolescente anonimo standard con compagna di classe che non se lo fila di serie, decide che sarà lui a diventare il primo supereroe "vero", così si compra la tutina, si apre il MySpace e comincia a girare per le strade in cerca di crimini da combattere.

Scoprirà suo malgrado che la tutina non fa il supereroe e constaterà quest'amara verità grazie ad una serie di incontri poco piacevoli con uomini di malaffare. La sua perseveranza però lo porterà a incontrare due supereroi, stavolta veri - Big Daddy e Hit Girl - e a concludere qualcosa di più serio che non girovagare in tuta per le strade di notte.
Batman e Robin Big Daddy e Hit Girl
Con una trama così, si potrebbe tirar fuori un blockbuster leggero come Spider Man, o si potrebbero scegliere i toni più cupi di un Dark Knight, o ancora si potrebbe optare per la decostruzione del mythos supereroistico alla Watchmen, o per il dramma di un uomo ridicolo alla Special.

Kick-Ass dice BEH, SAI CHE C'È, METTIAMOCI DENTRO TUTTO e questa operazione miracolosamente gli riesce. Il film salta da un registro all'altro con naturalezza, passando dai dilemmi adolescenziali alla Peter Parker al dramma di una coltellata vera, dai toni leggeri a quelli drammatici, dalla commedia farsesca all'action più spettacolare.

Non si capisce mai se ci è o ci fa, ciò che è sicuro è che tiene incollati alla sedia per tutto il tempo, anche grazie ad una colonna sonora fantastica e ad una regia post-post-post moderna che coglie e rielabora le suggestioni di tutto ciò che è uscito negli ultimi anni, dai film ai fumetti ai videogame.

Unica pecca, un finale non proprio esaltante, ma glielo si perdona, dai.
Principalmente per lui
PRO:
Esecuzione originale e moderna
Colonna sonora da urlo
Nicholas Cage che fa Batman

CONTRO:
Si perde un po' nel finale
Edulcorato rispetto al fumetto originale
Non mi viene in mente nient'altro perché è proprio un bel film

GIUDIZIO FINALE: 8
Sit, zit & enjoy.

BONUS:
Nicholas, con questa scena ti sei salvato la carriera: