PUÒ UN VIDEOGIOCO ESSERE ARTE? Questa è una delle domande che ciclicamente appaiono nei discorsi sui videogiochi, e puntualmente si scatenano diatribe e discussioni che però solitamente non arrivano mai a conclusioni definitive.
Quello che si può dire con relativa certezza è che sicuramente alcuni titoli presentano quanto meno l'intenzione di usare le caratteristiche peculiari dei videogiochi - in primis l'interattività - per andare al di là dell'intrattenimento puro, affiancandolo o addirittura sostituendolo con la veicolazione più o meno criptica di messaggi sociali, politici, culturali, filosofici, estetici o di qualsiasi altro tipo. Il punto è che il videogioco in sé è un medium, e come tutti i medium se ne può fare un uso più o meno artistico: è l'accordarsi su cosa sia artistico e cosa no il vero problema.
Tutto questo pippone di premessa per dire che The Path è sicuramente un titolo caratterizzato da intenzioni artistico/estetiche.
La definizione stessa di "videogioco" gli sta stretta, e sicuramente giudicandolo come tale non gli si rende giustizia: il gameplay è povero e legnoso, e il comparto tecnico lo accomuna a titoli di una decina di anni fa. Se invece lo si prende come opera (d'arte?) multimediale interattiva, si può cominciare a ragionarci sopra.
The Path racconta la storia di sei sorelle - sei reinterpretazioni dell'archetipo di Cappuccetto Rosso, ognuna con un'età ed una caratterizzazione diversa - e del loro viaggio/percorso/Path per raggiungere la casa della nonna.
Foto di famiglia |
La foresta è il regno della possibilità, fatta di mistero, scoperta e smarrimento, ed è contrapposta alla linearità e alla prevedibilità del sentiero. Il lupo è la prova cruciale, un entità pericolosa, ma al tempo stesso seducente, che se affrontata avrà un effetto di devastazione (in originale "ravage") fisica e psichica sul personaggio scelto.
Il seducente fascino della sigaretta |
Gli istinti dirompenti |
Se si entra in quest'ottica - e sicuramente non è una cosa che può interessare tutti - si può anche soprassedere sulla grafica datata e sul gameplay inesistente, e si può invece apprezzare l'atmosfera ambigua, viscerale e inquietante di uno degli esperimenti forse più interessanti apparsi ultimamente sulla scena indie.
L'atmosfera |
Ricco d'atmosfera
Ricco di simbolismi e dettagli
Aperto all'interpretazione
CONTRO:
Grafica datata
Gameplay povero
Poco "accessibile"
GIUDIZIO FINALE: 7---
Merita una chance se vi piacciono i film di Lynch o Cronenberg.
BONUS PIPPONE EDITION:
Il primo di una serie di video in cui due tizi discutono il gioco:
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